La maggior parte delle cose che leggo, che vedo, ascolto, di cui parlo, delle idee che permeano i cervelli, delle distinzioni molto personali che vengono operate fra ciò che si crede bene e male, delle discussioni, sono completamente vuote.
Sono castelli in aria senza la reale capacità di spostare di una virgola ciò che è, ciò che deve essere, ciò che è portato ad essere dagli eventi. Si pensa di avere scelto e invece si è soltanto instradati verso ciò che era inevitabile. Al massimo è una mano di vernice su di un muro, non importa se il muro è sano o è scrostato, ma ciò che sto aggiungendo è solo vernice.
Sono contento non quando partecipo, ma quando evito. Quando partecipo ho soddisfatto un bisogno, ma quando evito vuol dire che non ho più bisogno. Allora sono libero, allora sono felice :-).
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