Ci sono due modi per cambiare la nostra vita: uno è cambiare il nostro modo di vivere, la realtà che ci circonda; l'altro è intervenire su quel magico, microscopico, interruttore bioelettrico nascosto nei meandri della nostra mente, che cambia la realtà in un clic.


mercoledì 7 dicembre 2011

LA VITA E' QUESTO




"La vita non è una cosa difficile. Non dovresti perdere tempo qui da me. Sei  un medico, va' a casa e prenditi cura dei tuoi pazienti, trattali con bontà. La vita è questo."


L'uomo era scoraggiato perché il maestro gli ripeteva sempre e solo questo quando cercava risposte. Alla quarta visita esplose: "Lo so! Se la tua conoscenza è tutta qui è inutile tornare  da te!"
  
Allora il maestro gli diede un problema su cui meditare. Doveva esaminarlo bene e poi riferirgli le sue conclusioni.

L'uomo meditò due anni sul problema del Niente esaminandolo da tutte le angolazioni. Quando pensava di aver raggiunto una risposta andava dal maestro che gli ripeteva: "Non ci sei ancora".

Meditò ancora un anno e mezzo. La sua mente si rasserenò, i problemi si risolsero. Niente divenne la verità. Curava bene i suoi pazienti e, senza accorgersene, fu libero da ogni preoccupazione sulla vita e sulla morte.


Qualunque cosa tu faccia, falla e basta, con Niente, con amore. La vita è questo.

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7 commenti:

  1. Sai che sono sempre dubbioso, e anche se condivido ti dico...provocatoriamente.
    Io non sono quel che tu pensi sono un Killer professionista, quindi vado e lo faccio e basta?

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  2. Ecco appunto.... fallo e basta!!!! E' quello che stò cercando di imporre alla mia mente disturbata da anni e anni di indottrinamenti vari..
    Grande Exo, stò ancora meditando sulla tua mail;-)
    Albert

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  3. Ciao Mark,

    beh, mi ricollego al tuo post, in un commento chiedevi se era giusto non porsi domande. Lì non ho aggiutno, però riprendo un attimo, parlando anche delle "risposte": non è che uno non si pone domande, è che sono svanite. Quando ha la risposta, le domande svaniscono, non ci sono più. Io non decido di non pormele. Non ci sono più. PEr la mentalità corrente, obnubilata dalle domande e che non accetta le risposte è inaccettabile, così produce altre domande fino a schiattarci sotto. Ma attenzione, è una scelta, non è detto ce sia "la cosa giusta", o produttiva, o addirittura "intelligente" nel senso appunto di trovare una risposta, una via di uscita o di felicità. Continuare a cercare come faceva il medico all'inizio era una sua scelta. E per uscire da questa impasse gli occorsero molti anni a non pensare più a quelle domande, rivolgere la sua attenzione altrove, al "Niente".

    Adesso la tua domanda: "quindi vado e lo faccio e basta?". Beh, mi piacerebbe dare risposte più ottimistiche (manipolative), ma l'unica che mi sento di dare è questa: si continua come si è sempre fatto finchè non ci si accorge (se si è fortunati) che è stato tutto inutile. E si cambia strada. Non credo che dipenda dalla volontà di cambiare, ma dal punto di rottura, dal risveglio di una coscienza e, forse, soprattutto, dal rifiuto di qualunque tipo di distrazione, fermandosi consapevolmente sulla domanda: "ciò che sto facendo, ha qualche senso, porta frutto, è utile, mi darà quello che cerco?". Si può fare solo se si tralascia ogni distrazione per porsi seriamente la domanda. Non è facile, porsi di fronte a sè stessi, anche ai propri fallimenti, fa subito scattare la voglia di interessarsi di tutt'altro, sentire le notizie del mondo, la politica, il gossip, chiamare i familiare, guardare la partita di calcio, farsi una passeggiata con gli amici, adempiere a quel compito importante... Solo se si accetta il "Niente" di stare a valutare la bontà del proprio operato con serenità si entra in una fase diversa, in cui non si "sceglie" il proprio comportamento ma si prende l'unica strada possibile se si vuol cambiare qualcosa. Ma non avviene spesso.

    Ciao!

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  4. Belle parole su cui riflettere sempre.. A presto

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  5. @ Alb:

    attenzione fallo e basta non significa (solo) inseguire un sogno, lanciati, significa proprio "fare", qualunque attività tu stia compiendo, anche ciò che non comprendi e non ti piace, "fallo e basta". Si entra in sintonia con l'azione, e poi, naturalmente, ci vuole tempo...

    Ho scorto un libro che può interessarti, trovi qui una recensione:

    http://alessandrocasto.com/2011/01/recensione-buttati-ora-o-mai-piu-crush-it-gary-vaynerchuk/

    Ciao!!!

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  6. I am:

    beh, su "Essere Niente" tu sei un esperta! Sono contento che tu abbia riaperto il blog.

    Ciao!

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  7. :-) Grazie Exodus!
    Le tue parole sono fonte di proficue riflessioni!
    Life is simply take it easy
    Albert

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