L'uomo arrivò dal maestro per imparare.
Il mastro lo fece accomodare e preparò il tè.
L'uomo domandava al maestro, esponeva le conclusioni a cui era arrivato, chiedeva lumi su ciò che gli sfuggiva, parlava, dubitava, scherzava.
Il maestro servì il tè. Colmò la tazza dell'uomo e continuò a versare, ancora, ancora, ancora...
"Si versa! - esclamò l'uomo - Non ce n'entra più!"
"Già. E' come la tua testa: talmente piena che non c'entra più niente. Se prima non la svuoti come posso insegnarti alcunchè?"
-
Ci sono due modi per cambiare la nostra vita: uno è cambiare il nostro modo di vivere, la realtà che ci circonda; l'altro è intervenire su quel magico, microscopico, interruttore bioelettrico nascosto nei meandri della nostra mente, che cambia la realtà in un clic.
sabato 8 ottobre 2011
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Si...questa storia del vuoto è un "tormento", non ho il concetto mio...è l'origine del tutto che ritorna progressivamente a riempirsi o è il nulla che nulla assorbe e tutto fa scorrere...
RispondiEliminaA napoli dicono..."Stai iguiato"...a questo punto rispondo...forse ;-)
# Mark:
RispondiEliminaè come andare in bicicletta: molto semplice e molto bello dopo che hai imparato a non spatasciarti per terra.
Una volta chiesero a Nurayev come facesse a ballare così. Lui rispose: "Oh, è molto semplice, io faccio così, così, così e così", e ballò.
E' lo stesso.
E' un bel consiglio! Quando pensi di avere la risposta... fermati, svuota la mente da tutto and go on!
RispondiEliminaBuona domenica!
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Alberto