Ci sono due modi per cambiare la nostra vita: uno è cambiare il nostro modo di vivere, la realtà che ci circonda; l'altro è intervenire su quel magico, microscopico, interruttore bioelettrico nascosto nei meandri della nostra mente, che cambia la realtà in un clic.
venerdì 13 gennaio 2012
TRE GIORNI
Dopo tre anni non era riuscito a risolvere l'enigma proposto dal maestro.
"Devo tornarmene a casa confuso e svergognato" disse in lacrime.
"Aspetta un'altra settimana e medita incessantemente» gli consigliò il maestro. Niente.
«Ancora per una settimana» disse il maestro. Niente.
«Ancora un'altra settimana». Nulla.
Disperato, pregò il maestro di lasciarlo andare.
"Ancora cinque giorni" propose quest'ultimo. Ancora niente.
«Medita per altri tre giorni, poi, se non riesci a ottenere l'Illuminazione, ti ucciderò".
Il secondo giorno il discepolo risolvette l'enigma.
A volte serve solo la spinta giusta.
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La spinta giusta dovrebbe nascere dentro noi...
RispondiEliminaa volte esser stimolati bruscamente, non porta buono...solo ulteriori domande...
non abbiamo lo stesso pensiero...le menti son varie...i pensieri variopinti arcobaleni...
è difficile cogliere il punto focale, se non si riesce ad entrare nella linea di pensiero di chi ci pone il quesito...
punti di vista, no...
linee di pensiero differenti...
non troveranno un punto in comune...
forse , solo sforzarsi di trovare un punto d'incontro...
ma perchè ciò accada, occorre collaborazione da entrambe le parti...
grazie Exodus...
una conclusione inaspettata..
sereno finire del giorno..
dandelìon
Ciao Exo, più che giustificata la reazione dell'adepto, è anche una bella metafora, ogni tanto uno sprone ci vuole. Un saluto
RispondiElimina# Dandelion:
RispondiEliminavero, ma a volte ci blocchiamo. E restiamo così per anni. Poi accade qualcosa che malediciamo. E da lì ripartiamo. Il maestro ha costretto l'allievo non a trovare la risposta, ma a superare il suo blocco. Se fosse tornato indietro quel blocco sarebbe rimasto per sempre, avrebbe chiuso quella strada. Credo. Magari ha solo tirato ad indovinare conoscendo il suo pollo :-)
# Tiziana:
Come ho scritto prima, spesso lo sprone non è qualcosa di piacevole. A volte è... un esaurimento nervoso o il tentativo di evitarlo!!!
Ciao!!!
Devo meditare per superare lo scoglio, o nuotarci sopra all'alzarsi della marea.
RispondiElimina# Mark:
RispondiEliminaadesso dirò una cosa che riguarda la mia esperienza, non quella dei misitici: per prima cosa è utile individuare i "blocchi", sia propri, fisici, mentali, emotivi, che quelli del mondo in cui viviamo. Se scopro i blocchi il 50% almeno del lavoro è fatto, corro come un treno.
Nace poi la questione di come utilizzare le straordinarie energie liberate dalla fluidità, ma quella è un'altra storia (altro post???)
uhm...la spinta giusta...interessante. Che poi sia una spinta negativa o positiva poco importa. L'importante è che sia "giusta" in quel momento. A me una volta un episodio spiacevolissimo ha fatto da sprone per risolvere una questione sospesa da molto tempo.
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