Ci sono due modi per cambiare la nostra vita: uno è cambiare il nostro modo di vivere, la realtà che ci circonda; l'altro è intervenire su quel magico, microscopico, interruttore bioelettrico nascosto nei meandri della nostra mente, che cambia la realtà in un clic.


lunedì 11 ottobre 2010

VIVERE SENZA SFORZO - PARTE SESTA




La mente è l’unico strumento indispensabile al conseguimento della vera felicità.

Dalai lama


Gioia e felicità si realizzano tramite lo sforzo?

La creazione nasce dallo sforzo o dal cessare lo sforzo?

Quand’è che scrivi, dipingi, canti, sei allegro? Quand’è che crei? Quando ti sforzi di farlo o quando non ti sforzi affatto e tutto è naturale?

Quando hai i migliori risultati? Forse quando sei ricettivo, aperto, rilassato? Integrato con te stesso e ciò che ti circonda? Allora c’è gioia, spontaneità, vita. Il momento della creazione non nasce dallo sforzo. Allora perché ti sforzi?

Magari pensiamo che uno sforzo oggi ci permetterà un maggiore creatività e felicità domani. Domani penseremo la stessa cosa. Ce ne andremo da questa vita continuando a pensarlo, sforzandoci. Ci illuderemo di passare il benessere alla prossima generazione, mentre invece gli abbiamo solo insegnato lo “sforzo di vivere”, ogni giorno, rovinandola.

Il vero successo si ottiene se oggi pensi allo stesso modo in cui dovresti pensare domani. Non se pensi di agire in un modo oggi e in uno diverso domani, in cui potrai riposarti, rilassarti, godere. Le persone di vero successo non hanno questa spaccatura tra l’oggi e il domani. Quella è prerogativa di chi si illude.


Se ti dicono: “è troppo facile starne fuori”, vuol dire che loro ci sono dentro fino al collo.

Stefano Benni


E la creatività, perché è così importante? Perché creatività, creazione, vuol dire saper inventare da sé la propria vita e la gioia in essa. Senza dipendere da terzi. E’ una facoltà divina concessa all’uomo, per sé, che l’uomo rifiuta per sprofondare nello sforzo. Chi non è creativo, non realizza ogni giorno la sua vita, ma aspetta che qualcos'altro la crei: il successo, denaro, partner, professione, posizione sociale...

Si uccide la scintilla che sola anima un corpo altrimenti esausto. Un tronco che tenta di prendere fuoco stando affogato in un lago. Per quanto si sforzi non c'è niente da fare, il corpo non prova gioia, l’anima sprofonda nello sconforto, la mente rifiuta e sprofonda ancor più nella sua visione dello sforzo come ancora di salvezza.

Sei consapevole quando sei produttivo? Oppure totalmente dimentico di te, In assenza di tumulto, travaglio, confusione. In chiarezza, completezza, semplicità, unicità, ricchezza?

Quando fai qualcosa con semplicità non c'è sforzo né lotta. Non pesantezza, ansia. Ma siamo abituati a vite che sono una sequela di battaglie e conflitti. Non sappiamo immaginarle prive di dubbi, contrasti, idee sovrabbondanti e conflittuali, in continua corsa contro il tempo. Sappiamo sognarle, desiderarle, ma non evocarle, credere in esse e nelle loro possibilità, crearle.

Anche nell’immaginare il tempo ci vediamo sempre intenti ad “impiegarlo”. Vogliamo più tempo per poterlo “impiegare in qualcosa”, altrimenti cosa ne facciamo, niente? Ecco, anche se Dio avesse deciso di darci più tempo, abbiamo già progettato come spenderlo. Immaginate Voi un padre che deve dare dei soldi ai figli, e sa già che hanno deciso come sperperarlo. Non gli passa la voglia? Non passerebbe anche a Voi?

Ma perché dovremmo scegliere di “vivere senza sforzo”, lo vogliamo davvero?


Di fronte alla necessità di modificare le nostre opinioni oppure dimostrare che non c’è bisogno di farlo… Ci diamo da fare per trovare tale dimostrazione

John Kenneth Galbraith


Al prossimo post

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9 commenti:

  1. Ecco perchè sono sempre così stanco! Non scherzo, ho sempre l'impressione di girare a vuoto, i tuoi post sono illuminanti Exo. Ciao.

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  2. "Ci illuderemo di passare il benessere alla prossima generazione, mentre invece gli abbiamo solo insegnato lo “sforzo di vivere”, ogni giorno, rovinandola"
    Mi piace proprio tanto questa frase, ci penso e ci ripenso ... Grazie Exo!

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  3. Mi sa che ci sono dentro fino al collo anch'io, sto sempre a criticare chi non si impegna, ma poi chi agisce così sta molto meglio. Il bello è che chi "si impegna", spesso non ottiene poi molto di più di chi non lo fa. Credo ci sia molto da meditare su questo e scoprire quelle che possono essere credenze sbagliate. Non dico che non sia corretto lottare per ciò in cui si crede, ma mi rendo conto che spesso i nostri sforzi non sono...ragionevoli? Non so come definirli, ma c'è di certo qualcosa che non va.

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  4. bel post Exo, come gli altri del resto, ma perchè non li metti insieme per fare un opuscolo? scherzo, cmq mi piace così, mi permette di pensarci su e meditare. E' vero che ormai le vite sono un casino e che più che cercare una liberazione nelle cose, fittizia, è meglio cercarla nella nostra mente, dove in fin ddddei conti si trova il VERO problema.

    Ciao.

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  5. Bello anche questo, ma in quante parti lo hai diviso???

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  6. Fino ad esaurimento del discorso (logos)

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  7. Bellissima la frase di Benni, ho sempre pensato che sia un genio. Certo, occorre anche capire quando è il caso di "entrare dentro" e quando invece "tirarsi fuori"... però oggi ci sono davvero poche cose su cui possiamo influire, e solo chi ha interesse continua a dirci che la colpa è nostra perchè non siamo "impegnati": danno + beffa.

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